Dalla ristorazione professionale alla casa

È estremamente interessante scoprire come le attrezzature e le tecniche utilizzate tipicamente nel mondo della ristorazione, nel tempo, hanno influenzato la creazione di nuovi elettrodomestici che invece usiamo all’interno della casa. Forse non l’abbiamo mai notato, ma se ci riflettiamo un momento ci rendiamo immediatamente conto del fatto che, fino a qualche decennio fa, nelle abitazioni private non erano presenti tutti gli elettrodomestici che ci troviamo adesso.

Pensiamo un attimo al semplice forno trivalente, per esempio; da dove viene? Si è sempre utilizzato? In verità no, l’abbiamo mutuato proprio dal settore della ristorazione, prendendo coscienza della comodità e delle facilitazioni che esso porta nella routine quotidiana, e spostandolo così anche in un nuovo contesto. Lo stesso è accaduto a partire dagli abbattitori (strumenti che abbassano rapidamente la temperatura), che dal mondo dei ristoranti è risultato incredibilmente vantaggioso anche nelle case, dove ovviamente poter conservare grosse quantità di cibi per tempi anche molto lunghi rappresenta un significativo aiuto in termini logistici, di organizzazione e gestione delle economie domestiche, nonché del tempo e delle energie delle persone, che per esempio non devono spendersi continuamente per andare a fare la spesa – con un congelatore, basta fare compere abbondanti una volta al mese, od ogni due mesi, e si può stare sereni. Anche con le planetarie e le macchine per il vuoto è successo il medesimo passaggio, e con molta probabilità, approfondendo e ampliando la nostra riflessione, ci troveremmo a scoprire che sono diverse, in verità, le realtà commerciali da cui, nel corso degli anni, abbiamo potuto trarre stimolanti spunti e suggerimenti su come arredare casa e mettere in atto una gestione più semplice, intelligente e sostenibile dell’economia domestica, del tempo e delle energie umane.

E che dire delle vetrine per il mantenimento in temperatura dei vini o dei salumi? Era specifiche dei ristoranti. Anzi, inizialmente erano specifiche di ristoranti di un certo livello che hanno fatto dell’attenzione ai particolari il loro punto di forza. Interessante inoltre constatare come questa simbiosi sia a doppio senso. Se da un lato gli chef, e più in generale i professionisti della ristorazione, hanno sollecitato l’invenzione di attrezzature con richieste specifiche, dall’altro non si sono mai tirati indietro a sperimentare quanto dall’industria veniva proposto

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