Ristoranti italiani: si accende l’allarme per la sicurezza alimentare a Roma

I Nas fanno controlli periodici su tutti i ristoranti, controlli che mirano a rendere i ristoranti luoghi sicuri di cui potersi fidare al cento per cento. Solitamente a finire nel loro mirino troviamo i ristoranti cinesi e più in generale tutti i ristoranti orientali e etnici, ma è di questi giorni la notizia di un’operazione condotta invece su alcuni ristoranti italiani della nostra capitale. A quanto pare in alcuni ristoranti di Roma, tra quelli più famosi e rinomati, non vengono seguite le basilari norme di igiene e di conservazione degli alimenti.

Pensate infatti che i Nas hanno condotto un’operazione di controllo che ha portato al sequestro di ben 650 kg di cibo. Circa la metà di questo cibo era pesce, pesce congelato che i ristoranti in questione invece spacciavano come fresco. Sono state riscontrare diverse irregolarità anche nella conservazione degli altri cibi, non solo congelati. Pensate che in un ristorante di Trastevere molti alimenti freschi come frutta e verdura presentavano al momento del controllo muffe e marciume, la situazione senza dubbio più grave di tutta l’operazione. In altri ristoranti ancora sono stati riscontrati strani metodi di conservazione dei tranci di guanciale, utilizzati come ben sappiamo a Roma per la preparazione della famosa pasta alla carbonara. I tranci infatti sono stati trovati a macerare nell’olio per lungo periodi di tempo, cosa questa che porta ovviamente alla loro ossidazione.

Non solo, sono state riscontrate irregolarità anche riguardo alla tracciabilità degli alimenti, tracciabilità che a quanto pare non è stata trasparente come invece dovrebbe essere e che non permette quindi di capire l’esatta provenienza degli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti.

Sono ben 14 i ristoranti che sono stati multati per un totale di ben 14mila euro, ristoranti del centro storico di Roma dislocati in zone davvero molto rinomate e frequentate come Campo de’ Fiori, Pantheon, Trastevere, piazza Navona, e Ponte Milvio.

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