Le pentole per la cucina, quali servono davvero in cucina?

In casa abbiamo in media 5/6 pentole in più del necessario. Occupano spazio e non servono, tendono ad accumularsi perché normalmente ne compriamo di nuove ma non buttiamo le vecchie.

Ecco perchè è necessario rimettere in ordine la cucina assegnando ad ogni pentola il cibo giusto e scoprendo assieme i diversi materiali con cui sono state realizzate.

Pentole in terracotta: una delle caratteristiche principali è la capacità di scaldarsi molto lentamente e ancor più lentamente rilasciano il calore assorbito. Di conseguenza, i cibi cotti o riscaldati nelle pentole in terracotta, mantengono più a lungo il calore, ideali per sughi e arrosti.
Pentole in alluminio: le più comuni in cucina, sono inoltre particolarmente indicate per la mantecatura. La leggerezza della pentola e la sua elevata conducibilità termica contribuiscono sicuramente a un buon metodo di cottura, che permette di unire gli ingredienti base (riso, pasta, ecc.) al condimento finale.
Pentole in ghisa: sono molto versatili, possono essere utilizzate in forno, piano cottura a gas, grill e piano cottura a induzione. La ghisa garantisce una cottura uniforme, perfetta per tutti i piatti che richiedono una cottura lenta. Non dobbiamo inoltre dimenticare che la ghisa rimane calda a lungo. Si può cucinare di tutto dalla carne al pesce alle verdure.
Pentole in rame: è il top perché garantisce cotture uniformi mantenendo costante la temperatura; particolarmente utilizzato per risotti, creme e piatti che richiedono lunghe cotture a temperatura bassa e uniforme.
Pentole antiaderenti: il loro rivestimento interno evita che gli alimenti si attacchino al fondo durante la cottura. Il vantaggio delle padelle antiaderenti è che possono essere utilizzate per preparare cibi senza grassi e oli, cosa particolarmente apprezzata dai fautori di stili di vita sani. Ideale per cibi delicati tra cui uova e cibi a basso contenuto di grassi.
Pentole in acciaio: questo materiale è resistente alla corrosione e all’ossidazione, quindi dura più a lungo nel tempo e ha il vantaggio di non alterare il gusto dei cibi, quindi è molto adatto per cotture lunghe. Ideali per cotture con molta acqua, come la pasta, le verdure, il pesce e la carne da fare lessi.

Ed è qui che possiamo nominare le note batterie di pentole AMC. Questo è un marchio di pentole che esiste dal 1968 nato in Germania, e che negli anni si è affermato anche in Italia. AMC si è fatta un nome oltre che per la lavorazione dei metalli ma soprattutto per le scelte progettuali delle sue pentole: la caratteristica più importante è che hanno un fondo molto spesso, in grado di distribuire il calore in modo completamente uniforme, evitando così il “surriscaldamento” e riducendo al minimo i punti di bruciatura. Ma c’è di più: AMC ha aggiunto negli anni alle proprie pentole anche dei sistemi di controllo della cottura, si tratta del controller che si trova sul coperchio: un sistema meccanico-termico che, grazie alla superficie metallica, può rilevare la temperatura all’interno della pentola grazie ad una lancetta meccanica.

Niente batterie, solo un classico termometro meccanico che indica la temperatura rilevata all’interno della stessa pentola. Caratteristica molto importante quando si ha la necessità di ottenere una cottura perfetta.

Nel mercato ci sono diverse marche di produttori di pentole, cerca di considerare diversi fattori prima di acquistarne una ma soprattutto ricorda che non serve avere troppe padelle in casa, ti basta avere quelle giuste, quelle che ti permettano di poter cucinare qualsisi pietanza a tuo gusto e piacere.

Pentole: previsioni di mercato e vendite

A questo proposito, secondo una recente indagine effettuata in Europa, America, Asia e Medio Oriente, si prevede che per il mercato delle pentole ci sarà un CAGR superiore all’ 8,7% durante il periodo di previsione compreso tra il 2022 e il 2027.

Durante il COVID, le persone hanno trascorso più tempo a cucinare e mangiare sano. Grazie a questo, le vendite di pentole e di attrezzature da cucina sono in rapida crescita e questo è stato identificato come la variabile chiave che ha inciso in modo decisivo sul tasso annuo di crescita.