Hai un’azienda alimentare? Ecco il miglior modo per far conoscere le tue specialità
In questi ultimi anni, gli investimenti nel settore agroalimentare nel nostro paese sono molto aumentati. Da un lato la responsabile è la riscoperta della buona cucina da parte di moltissime persone, ma a questo va aggiunto anche un rinnovato interesse per la salute: i prodotti genuini, italiani, a chilometro zero e anche biologici ottengono successo perché le persone hanno capito quanto sia importante mangiare sano, in un mondo che per diversi anni è stato dominato dal junk food.
Così sono molte le persone che, complice anche la mancanza di lavoro, si sono date all’agricoltura. E alcune aziende sono veramente innovative: si va dagli allevamenti di frutta non autoctona, ad allevamenti di animali particolari come le lumache, alla coltivazione di fiori eduli (molto richiesti dai ristoranti di alto livello) passando anche per le produzioni più tradizionali, come carne, latte e uova, magari abbracciando in questo caso i principi dell’agricoltura e dell’allevamento bio.
Ma chi apre aziende di questo tipo è spesso un agricoltore, oppure un allevatore di lunga data, piuttosto che uno studente di scienze agrarie o delle produzioni animali; il problema è che queste persone, bravissime nel loro lavoro, devono confrontarsi con campi che non sono il proprio, primo tra tutti il marketing, ovvero il far conoscere agli altri ciò che fanno. Perché senza marketing non ci sono discussioni: non si vende, c’è poco da fare.
Un modo molto interessante per pubblicizzare i nostri prodotti con la forza delle immagini. Potete ad esempio stampare foto online con dei servizi come MyPix Cewe che, è vero, non si possono assaggiare, ma è anche vero che le cose da mangiare prima si guardano e poi si assaggiano. E comunque, in delle immagini molto bellòe e di grande formato si mostrano i prodotti alimentari, si può mostrare anche l’azienda agricola, le coltivazioni, gli animali, insomma il territorio nel quale questi prodotti nascono, che è una cosa molto importante perché oggi il cibo non solo si mangia, ma si racconta. Mangiare è diventato un’esperienza, non solo un modo per riempire lo stomaco.
La cosa particolare di questo mezzo pubblicitario è che si può costruire da soli, senza agenzie esterne, e può essere consegnato direttamente al cliente finale: il sito Cewe.it, leader indiscusso della stampa online fornisce tutti i servizi di MyPix Cewe; insomma la garanzia della qualità di stampa, di prezzo e di servizio sono garantiti.
Un altro strumento di promozione interessante può essere un fotolibro; Anche qui il servizio di Cewe permette di costruire da soli il nostro libro fotografico aggiungendo alle singole pagine fotografie e didascalie, per pagare poi solamente il costo della stampa del nostro libro. In pratica, il fotolibro diventa un catalogo ma anche una storia, la storia di ciò che noi produciamo, di come nasce e di come arriva alla tavola. Un libro da consegnare agli agenti di vendita, ai ristoranti, ai negozi alimentari che possono essere interessati a ciò che abbiamo da offrire, e che permette di aprirci la strada verso nuovi clienti che, magari, non ci conoscevano.
Tentare un approccio del genere, infatti, serve prima di tutto a far capire il nostro interesse per la qualità che mettiamo nei nostro prodotti, poi a spingere le persone ad assaggiare ciò che produciamo. A chi non è venuto voglia di provare un ristorante dopo aver visto delle foto ben realizzate? Il fotolibro, in questo, è utile perché permette di far conoscere ciò che facciamo con un forte impatto visivo, che spingerà i clienti a contattarci per provare i nostri prodotti. Da lì, la nostra capacità nel produrre cibo di qualità farà il resto.