Carne di cavallo, Guidi (Confagricoltura): “La tracciabilità delle carni funziona, ma va applicata lungo tutta la filiera”

 

“Gli agricoltori non hanno avuto nulla a che fare con la vicenda della carne di cavallo nelle preparazioni alimentari; ne sono semmai le vittime, che rischiano di subire ripercussioni enormi sull’attività di allevamento e produttiva. Non avevamo bisogno di nuovi ‘mostri mediatici’, che disaffezionano i consumatori ed anche i buyer e rischiano di penalizzare i produttori onesti che portano nel mondo il made in Italy di qualità”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi commentando le notizie di preparati agroalimentari tolti dal circuito di vendita in Europa e nel mondo perché contenenti carne equina non segnalata in etichetta.

Confagricoltura concorda con quanto ha dichiarato il commissario europeo alla Salute e Consumatori Borg che ha chiesto “sanzioni penali più dure” e che siano “dissuasive e appropriate” in caso di frode alimentare.

“Va poi chiarito all’opinione pubblica – ha concluso il presidente di Confagricoltura – che si tratta di casi di frode lungo la filiera alimentare e non a livello di aziende agricole. Gli agricoltori hanno lavorato duramente per garantire un efficace sistema di tracciabilità delle carni bovine. Per questo sollecitiamo che la Commissione Europea faccia in modo che il sistema di tracciabilità sia applicato capillarmente lungo tutta la filiera, per tutte le carni ed ingredienti”.


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