Gruppo Campari: risultati positivi in un contesto economico molto difficile

Anno di grandi trasformazioni in termini di perimetro del Gruppo per l’acquisizione di
Lascelles deMercado, che contribuirà a migliorare ulteriormente il mix di prodotti e mercati

In sintesi
Vendite +5,2% (crescita organica +2,8%), grazie a una forte crescita ottenuta negli Stati Uniti e nelle nuove piattaforme distributive in Australia, Argentina e Russia, che hanno aiutato a mitigare le difficoltà riscontrate nei mercati tradizionali del Gruppo (Italia, Germania e Brasile)
Il peso del business internazionale raggiunge il 70,8% delle vendite totali (dal 68,4% nel 2011). Il segmento spirit raggiunge il 76,7% delle vendite totali (dal 76,5% nel 2011)
EBITDA prima di oneri e proventi non ricorrenti +2,6% (variazione organica -0.4%), dovuto all’effetto sfavorevole del mix delle vendite e agli investimenti in capacità distributive a supporto dell’espansione futura
Utile netto del Gruppo: € 156,7 milioni, -1,6%, causa poste straordinarie principalmente connesse alla crescita esterna (utile netto rettificato1 del Gruppo: € 167,7 milioni, +0,1%)
Anno molto positivo in termini di perimetro del Gruppo grazie all’ingresso di Campari nell’importante categoria del rum attraverso l’acquisizione strategica di Lascelles deMercado
Debito netto a € 869,7 milioni, grazie alla positiva generazione di cassa
Dividendo proposto per il 2012 pari a € 0,07 per azione (invariato rispetto al 2011)

Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: ‘Nel 2012 abbiamo conseguito risultati soddisfacenti in quanto ottenuti in un contesto di mercato molto difficile e con un progressivo miglioramento del nostro mix di prodotti e mercati. In termini di crescita organica, la forte crescita nelle piattaforme distributive in Australia, Argentina e Russia unitamente allo sviluppo molto positivo in generale degli Stati Uniti hanno più che compensato la debolezza di mercati tradizionali del Gruppo, in particolare Italia, Brasile e Germania, dove le avverse condizioni economiche hanno penalizzato i nostri portafogli di aperitivi e vini. Inoltre, abbiamo beneficiato di una positiva generazione di cassa grazie alla buona gestione del capitale circolante. Guardando al 2013, ci attendiamo un altro anno difficile per l’accentuarsi della fase macroeconomica recessiva nei mercati dell’Eurozona. Tuttavia, il perdurare del momento positivo nel Nord America e nell’area Asia-Pacifico, unito ai miglioramenti attesi dell’America Latina, nonché alla crescita dell’Est Europa, in particolare la Russia, alle attività di innovazione e al rafforzamento dei brand nelle nostre categorie chiave, aiuterà a compensare la debolezza dei mercati europei. Inoltre, grazie all’acquisizione strategica di Lascelles deMercado, ci aspettiamo un ulteriore rafforzamento del nostro portafoglio prodotti e delle nostre capacità distributive nelle Americhe e nell’area del Pacifico. In conclusione, guardando al futuro contiamo di essere ben equipaggiati per affrontare le sfide che ci attendono.’.

 

DATI PRINCIPALI 2012
Vendite: € 1.340,8 milioni (+5,2%, variazione organica +2,8%)
Margine di contribuzione: € 532,3 milioni (+5,3%, crescita organica +2,1%, 39,7% delle vendite)
EBITDA prima di oneri e proventi non ricorrenti: € 337,4 milioni (+2,6%, variazione organica -0,4%, 25,2% delle vendite)
EBIT prima di oneri e proventi non ricorrenti: € 304,7 milioni (+2,0%, variazione organica -1,1%, 22,7% delle vendite)
Utile netto del Gruppo: € 156,7 milioni (utile netto rettificato del Gruppo2: € 167,7 milioni)
Debito finanziario netto: € 869,7 milioni al 31 dicembre 2012 (€ 636,6 milioni al 31 dicembre 2011), dopo acquisizioni per un valore totale di € 317,3 milioni
Dividendo proposto per il 2012 confermato a livello dell’esercizio precedente (€ 0,07 per azione)

 

Vendite consolidate del 2012
Le vendite nell’area Americhe, pari al 34,7% delle vendite totali, hanno registrato una crescita complessiva del +8,8%, determinata da una variazione organica positiva del +5,6% grazie a una forte crescita in tutti i mercati a eccezione del Brasile, un effetto perimetro del -0,3% e un effetto cambi positivo del +3,6%. Le vendite sul mercato USA, pari al 21,9% del totale, hanno registrato una crescita organica del +8,6%, grazie al perdurare del buon andamento di tutti i prodotti spirit, in particolare le franchise Wild Turkey e SKYY, Carolans, Espolón, Cabo Wabo e Campari. Le vendite hanno inoltre registrato una variazione di perimetro del -0,7% (determinato dalla cessata distribuzione di Cutty Sark) e dei cambi del +8,7%. In Brasile, le vendite (pari al 6,8% del totale) hanno registrato una performance organica negativa del -7,9%, e un effetto cambi del -6,7%. La performance è stata penalizzata dall’andamento debole delle marche locali, in parte compensato dal buon andamento di SKYY Vodka, che ha continuato a registrare un elevato tasso di crescita, guadagnando quota di mercato e beneficiando del lancio della gamma Infusion. Le vendite nel resto delle Americhe (pari al 6,0% del totale) hanno registrato una crescita organica del +15,6%, principalmente guidata da Argentina (grazie ai buoni risultati di Cinzano, Old Smuggler e Campari), che evidenzia risultati molto positivi nonostante le restrizioni alle importazioni, Canada (grazie a Carolans, SKYY Vodka e Campari) e Messico (grazie ai ready-to-drink SKYY). Le vendite nell’area Americhe hanno inoltre registrato un effetto perimetro del +0,5%, e un effetto cambi del +0,4%.
Le vendite sul mercato italiano, pari al 29,2% del totale, hanno registrato una variazione totale del -2,9%, attribuibile a una performance organica negativa del -3,3% e a una variazione di perimetro del +0,5%. L’andamento di questo mercato è stato peggiore del previsto nell’ultimo trimestre dell’anno, a causa del peggioramento della fiducia dei consumatori e al decumulo delle scorte operato dai distributori. In particolare, le vendite di Campari e Aperol hanno registrato una variazione negativa limitata al -0,8% e -1,1% in Italia, dopo un anno record nel 2011, dimostrando la solidità del business degli aperitivi ‘lunghi’, che continua a guadagnare quote di mercato. Il resto del business, a eccezione di SKYY Vodka, ha registrato una variazione negativa, a causa del rallentamento generale dei consumi. Gli still wine sono stati penalizzati dal rallentamento del canale della ristorazione, mentre la performance di Crodino, è stata penalizzata dalla difficile congiuntura economica e da un debole andamento nel canale dei bar e nel canale moderno in Italia.
Le vendite nel resto d’Europa, pari al 25,8% del totale, hanno segnato una crescita del +5,3%, determinata da una performance organica negativa del +3,4%, una variazione di perimetro positiva del +0,8% e un effetto cambi del +1,0%. La performance organica in Europa è il risultato dei diversi andamenti dei principali mercati: da una parte, la Germania ha registrato una calo del -9,1%, a causa della disputa commerciale, che ha penalizzato in particolare le vendite di Aperol e Campari. Dall’altra, le vendite in Russia hanno registrato una robusta crescita (+61,0%), con crescita a doppia cifra per Cinzano vermouth e Cinzano e Mondoro sparkling wine, grazie soprattutto ai risultati ottenuti nell’ultimo trimestre, di alta stagionalità. Gli altri paesi europei (in particolare Austria, Svizzera e Belgio) hanno continuato a registrare una performance molto positiva, grazie ad Aperol, che cresce in tutti i mercati, e SKYY Vodka.
L’area resto del mondo (che include anche il canale duty free), pari al 10,4% del totale, ha registrato una variazione complessiva del +19,8%, determinata da una crescita organica del +11,9% e da un positivo effetto dei cambi del +7,9%. Le vendite hanno registrato una buona performance in tutti i principali mercati. In particolare, in Australia tutto il portafoglio prodotti, in particolare l’importante franchise Wild Turkey, ha continuato a registrare una forte crescita e un aumento delle quote di mercato. Uno sviluppo molto positivo è stato registrato anche in altri importanti mercati, quali Cina, Sud Africa e Nigeria.
In termini di ripartizione per area di business, gli spirit, che rappresentano il 76,7% del totale, hanno registrato una variazione delle vendite del +5,5%, determinata da una crescita organica del +2,9% e un impatto positivo dei cambi del +2,5%.
Il brand Campari ha registrato una crescita del +0,5% a cambi costanti, dovuto a una performance negativa in Germania, sostanzialmente in linea in Italia e in Brasile e in crescita nei mercati internazionali (in particolare in Stati Uniti, Argentina, Russia e Nigeria). Aperol ha registrato una variazione organica del -2,2%, a causa di una variazione negativa in Germania, dovuta alla disputa commerciale con un importante cliente nel periodo di picco stagionale delle vendite, un andamento più debole in Italia, impattato da un contesto difficile di mercato, specialmente nel canale moderno. Aperol ha continuato a registrare una crescita a doppia nei mercati internazionali. La crescita organica di Aperol esclusa la Germania è stata +6,1%. Le vendite di SKYY sono incrementate del +9,4% a livello organico, sostenute da una crescita negli Stati Uniti, grazie al successo della gamma Infusion e al trend positivo di SKYY core. Inoltre, SKYY ha registrato una crescita molto sostenuta nei principali mercati internazionali, con crescita a doppia cifra in Brasile, Canada, Germania e Italia. La franchise Wild Turkey ha registrato una crescita organica complessiva del +19,2%, grazie all’eccellente performance di tutta la gamma nei mercati chiave. In particolare, Wild Turkey bourbon ha registrato una crescita del +5,7%, grazie a una performance positiva in tutti i mercati; Wild Turkey ready-to-drink ha registrato una crescita del +14,3%, trainata dall’importante mercato australiano; American Honey ha registrato una crescita del +45,6% grazie alla performance molto positiva negli Stati Uniti e in Australia. Le tequile hanno registrato un trend in forte crescita (+23,7%), grazie al contributo di Espolón e Cabo Wabo nel mercato chiave degli Stati Uniti. Campari Soda ha registrato una variazione negativa del -4,9%, a causa della debole congiuntura economica e dell’andamento debole del canale bar e del canale moderno in Italia. I brand brasiliani hanno registrato una variazione organica negativa del -12,7%, evidenziando una stabilizzazione delle vendite nel quarto trimestre del 2012, dopo un andamento debole all’inizio dell’anno a causa del rallentamento generalizzato dei consumi, in particolare, dei prodotti di fascia di prezzo medio-bassa. GlenGrant ha registrato una variazione organica negativa del -6,5%, a causa di una performance molto debole della categoria dei whisky in Italia. Frangelico e Carolans hanno registrato una crescita organica del +0,9%, grazie alla crescita di Carolans nell’importante mercato americano che ha compensato il calo di Frangelico.
Gli wine, che rappresentano il 14,6% del totale, hanno registrato una crescita totale del 6,1%, determinata da una variazione organica positiva del +3,3%, da una variazione positiva di perimetro del +1,5% e da un impatto positivo dei cambi del +1,3%.
Il vermouth Cinzano ha registrato una crescita del +13,6% a cambi costanti grazie a un andamento positivo in Russia e Argentina, in cui beneficia del rafforzamento delle capacità distributive, che ha compensato la debolezza della categoria negli altri mercati. Gli spumanti Cinzano hanno registrato una variazione organica negativa del -7,8%, dovuta a una crescita a doppia cifra in Russia che non ha compensato la debolezza in Germania e Italia, a causa di una riduzione delle attività promozionali durante la stagione natalizia. Gli altri spumanti (Riccadonna, Odessa e Mondoro) hanno registrato complessivamente una crescita organica del +22,1% grazie alla performance sostenuta di tutti i brand. Gli still wine (principalmente Sella&Mosca, Enrico Serafino e Teruzzi&Puthod) hanno registrato una performance organica negativa di -5,7%, a causa della debolezza del canale ristorazione in Italia. Complessivamente gli still wine hanno registrato crescita totale positiva grazie al contributo dei nuovi marchi di terzi in distribuzione.
I soft drink, che rappresentano il 7,4% del totale, hanno registrato una crescita del +1,3%, determinata da una crescita organica del +1,2%, grazie alla buona performance della gamma Lemonsoda che ha compensato la variazione negativa di Crodino (-2,7%), e un effetto cambio positivo del +0,1%.

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